Da autenticità a rispetto, da accuratezza a distintività, vediamo insieme quali sono le parole chiave per progetti di branding e design orientati all’efficacia, alla capacità di creare un effettivo e concreto valore commerciale.
Si è basato su queste linee guida l’intervento che Fabrizio Bernasconi, founding partner di RBA Design e docente NABA, ha fatto al Dynamo Camp Onlus, in qualità di ospite di Crealis Group.
Uno speech che racconta il valore del design in particolare del packaging design nel mondo Wine & Spirits.
Un’opportunità per condividere con esperti del settore il punto di vista di RBA Design sul valore del packaging, attraverso un percorso tra alcune parole che diventano concetti guida nello sviluppo di nuovi progetti di branding. Un metodo d’agenzia che porta ad analizzare non solo COSA si fa, ma anche come e perché (aspetto oggi più che mai distintivo nella scelta di un partner di branding) per realizzare identità che non siano solo belle, ma siano giuste, abbiano un significato e, alla fine, aiutino a vendere.
E quindi qual è il valore del design relativamente al packaging?
E’ sicuramente il più grande mezzo di contatto con il consumatore, c’è un interazione del 100%, diventa un brand ambassador !
Ma questo valore è adeguatamente riconosciuto? Un progetto di packaging spesso è visto come un costo mentre l’investimento e il ritorno che ne può derivare è spesso rilevante.
La consapevolezza sul valore e sull’efficacia del design deve coinvolgere anzitutto l’agenzia, la sua attitudine, il suo metodo, facendo in modo che siano gli stessi designer a capire meglio i processi di marketing, e come le loro scelte influenzino le decisioni del cliente. Questo significa anche diventare partner dei propri clienti, sviluppando logiche di problem solution che vanno oltre una giusta risposta ai brief. Diventando visual business manager.
In questo percorso subentrano quelle che secondo Bernasconi sono le parole chiave che sottendono a un processo creativo, in particolare alla creazione di etichette per il mondo Wine & Spirits. Etichette che sappiano raccontare storie, viaggi tra passato e futuro.
Ecco le 6 parole fondamentali:
Autenticità. Forse parola di m oda ma certaemente che segna una tendenza che durerà nel tempo. Costruire una marca, significa sapere anzitutto chi sei. Significa essere autentici, oltre il concetto di provenienza così rilevante nel Food and beverage, ma spingendosi alla missione di un’azienda, alle sue caratteristiche distintive e alla sua ragione d’essere sul mercato. Ne è un esempio la storia di Cinzano, uno dei brand più antichi, più autentici, 100%italiano. Una storia iniziata nel 1757, che esprime tutto il saper fare e il genio italiano. Una storia che abbiamo trattato con attenzione e rispetto, perché crediamo che solo nella propria autenticità le aziende possano solidamente fondare un racconto di marca capace di resistere al tempo.
Unicità. Fra le varie definizioni di brand quella che preferisco è la più sintetica: il brand è la differenza e quindi fare marca vuol dire in primis creare differenze perché la marca si afferma e si rafforza attraverso soprattutto la riconoscibilità, l’identificazione, la visibilità, seguita certamente dal significato e dalla sostenibilità. Ne è un esempio il progetto Aperol 100 Y. Aperol è unico così come le 2 milioni di etichette, tutte differenti fra loro, stampate per celebrare il centenario del famoso aperitivo italiano. Un progetto dove creatività e tecnologia si sono incontrate creando innovazione e supportando i valori di marca.
Flessibilità/Adattamento. Cerchiamo sempre di mettere il packaging al centro di un ecosistema di branding. Questo comporta dotare la marca, nei suoi unmistakable visual assets di un linguaggio che si possa adattare a diverse situazioni , che permetta di essere sempre riconoscibile, seppure differente. A questo proposito , un progetto che ci ha visto impegnati per diverso tempo con grandi soddisfazioni per i risultati di design conseguiti, è quello del rebranding di AMARO AVERNA, che ha visto un profondo lavoro di restyling packaging e di visual identity; Un progetto finalizzato a far diventare Amaro Averna icona di lifestyle e cultura di una nuova Sicilia.
Accuratezza. I dettagli, ad alto livello, fanno la differenza, se attraverso il packaging vogliamo comunicare alta qualità. Stiamo parlando di finishing, embossing, sistemi di chiusura, esecutivi. L’attenzione e la cura al dettaglio devono essere parte di ogni fase del progetto creativo. Quasi arriviamo a dire che la cura del dettaglio è più importante nella fase di progettazione che di esecuzione; penso alla ricerca di nuove tecniche, nuovi materiali, per dare maggiore valore percepito al pack e quindi al prodotto. Diversi i casi che si possono presentare da parte di un’agenzia come RBA design che attraverso illustrazioni , finishing , carte speciali ed altri materiali riesce a dare valore e personalità al design d’etichette .
Semplicità. Il packaging è spesso un buon interprete degli stili di vita, dei bisogni. Rappresenta attraverso lo stile i valori di un periodo ; ad esempio, viviamo in un clima dominato dall’ incertezza,;
i consumatori / le persone hanno bisogno di essere rassicurati, nelle scelte dei prodotti vogliono chiarezza (e la ricerca di autenticità ne è un segno). La traduzione di design è nella semplicità, essenzialità, è il modo giusto di parlare con i consumatori. Importante, ancora una volta, trovare i segni che più vi caratterizzano, che vi rendono riconoscibile.
Rispetto. Non sappiamo se parlando di rispetto si possa anche parlare di efficacia, di performance, di vendita (credo di si ). Certamente parliamo di responsabilità e di sosetnibilità. Nel caso del vino, certamente si traduce nel rispetto verso l’ambiente. Un caso emblematico è quello di Fattoria La Maliosa, con la creazione di un’etichetta che racconta il metodo per la coltivazione e lòa produzione di vini naturali; metodo che è ottenuto il brevetto e che costituisce la USP dell’azienda agricola, su cui far leva; abbiamo quindi deciso di portare il metodo ad essere elemento d’identità descrivendolo sulle etichette ; un racconto credibile ed autentico di sostenibilità, che parte dal territorio , passa attraverso esperienze e arriva alla bottiglia.
Ecco quindi le 6 parole chiave del packaging, autenticità, unicità, accuratezza, flessibilità, semplicità e rispetto, alle quali dobbiamo aggiungerne una settima:
Digital. Il presente ed il futuro (sempre di più) anche nel packaging attraverso qr code, ed altre modalòità che aiutano a raccontare, ad approfondire, a creare esperienze; ma ricordiamoci anche che
“digitali s everything but not everything is digital” ; viviamo in un mondo ibrido in cui digitale e fisico ci saranno sempre e si dovranno aiutare a vicenda (nel mondo del consumo) per sostenere le asepttative dei consumatori a comprare non piu prodotti ma storie, esperienze, soluzioni.