Spunti, idee, riflessioni sul mondo del branding e del packaging.
Inutile dire quanto sorprendenti e difficili siano stati, per tutti, gli ultimi due anni. Davanti all’enormità delle sfide che stiamo affrontando, una domanda si leva sopra le altre: “che conseguenza avranno sul futuro le nostre azioni?”
In RBA Design crediamo che per lavorare al meglio sia necessario comprendere la complessità delle cose: di come i problemi siano spesso generati da una moltitudine di cause intrecciate tra loro; e di quanto le soluzioni non siano mai univoche. Per questo motivo, abbiamo pensato di inaugurare una serie di appuntamenti con voi, dei piccoli approfondimenti sui temi che ci stanno più a cuore, iniziando (ça va sans dire) dalla sostenibilità ambientale. Nutriamo la speranza che possano aprire finestre di conoscenza necessarie per ripartire insieme verso una direzione comune.
Non meno ma di più!
I problemi di oggi e le sfide del futuro nel settore del packaging alimentare
Quello dello spreco alimentare è uno dei paradossi più incomprensibili della nostra epoca. Ogni minuto, circa undici persone muoiono di fame. Nonostante ciò, oltre un terzo del cibo prodotto globalmente ogni anno non viene consumato.
Oltre a costituire un enorme fallimento economico e morale, lo spreco alimentare è responsabile per oltre il 6% delle emissioni globali di gas serra, tanto che se i rifiuti alimentari fossero un Paese, si tratterebbe del terzo Paese più inquinante del globo. Solamente in Europa, si parla di circa 100 milioni di tonnellate di cibo sprecate annualmente, destinate a raddoppiare in tre decenni.
Nel settore in cui opera RBA Design, quello del packaging alimentare, partire da questo dato è necessario per comprendere gli obiettivi da perseguire nel prossimo futuro. In Italia, otto persone su dieci credono, erroneamente, che i materiali di imballaggio siano più nocivi per l’ambiente rispetto allo spreco di cibo. Se dessimo ascolto a questa percezione errata, potremmo essere spinti a credere che la soluzione da perseguire sia quella nel segno del “meno”: riducendo, rimpicciolendo, provando persino a eliminare quanti più imballaggi possibili.
Il packaging, invece, deve iniziare a essere considerato come un valore aggiunto per la riduzione dei rifiuti, piuttosto che come un costo ambientale ed economico aggiuntivo. Gran parte dello spreco di cibo, infatti, è legato alla breve durata di conservazione di prodotti freschi e alle incomprensioni relative alle date di scadenza. In questo senso, è necessario identificare il packaging come un elemento essenziale per affrontare la sfida chiave del consumo alimentare sostenibile.
Le innovazioni nel settore del packaging alimentare, infatti, possono perfezionare gli scambi di gas e vapore con l’atmosfera esterna, affrontando la riduzione degli sprechi e delle perdite alimentari, preservando la qualità del cibo, prevenendo la contaminazione chimica degli alimenti e prolungandone la durata di conservazione. Allo stesso tempo, ovviamente, bisogna trovare soluzioni alternative che permettano di ridurre l’accumulo di rifiuti plastici e il consumo di petrolio (e ne parleremo prossimamente).
Per questi motivi, il tema del packaging sostenibile sta riscuotendo sempre maggiore interesse tra le aziende alimentari. Molte sono le realtà che stanno lavorando in questa direzione, investendo sull’aumento della shelf life, sulla riduzione del peso degli imballaggi e sull’uso di materiali alternativi alla plastica. Un esempio virtuoso in tal senso è l’azienda agricola Fattoria La Maliosa, con la quale lavoriamo da molti anni.
La talking label per Fattoria La Maliosa vince il bronzo a Pentawards
Un progetto di grande interesse che ha fatto conquistare a RBA Design la medaglia di bronzo al Pentawards , il più importante premio internazionale per il mondo packaging design, nella categoria ‘Sustainable Beverages’ è il nuovo design della bottiglia di #Saturnalia rosso 2019 di Fattoria La Maliosa. Un riconoscimento che ci rende molto orgogliosi, a premiare la bottiglia, caratterizzata da una talking label, che racconta il MetodoCorino con cui sono prodotti i vini, tramite la tecnologia blockchain, consentendo al consumatore di avere rapidamente tutte le informazioni sul prodotto, dalla coltivazione, al passaggio in cantina. Nel label design del vino Saturnalia gli 8 principi del Metodo vengono trattati, con un layout moderno e coinvolgente, in altrettante etichette multisoggetto.
Dir. creativo: Nicola Mincione, Senior designer: Gianandrea Gregis, Designer: Margherita Niada.