Concludiamo per ora…la nostra carrellata su esempi virtuosi di progetti green, con un brand icona del tennis…visto anche in questi giorni sui campi degli ATP di Torino. Parliamo di Lacoste che, nel 2018, ha trasformato il suo coccodrillo. Un progetto tanto semplice, quanto vincente.

Una storia davvero brillante se si considera la sua semplicità e il fattore di riconoscibilità del brand interessato. Stiamo parlando di Lacoste, la casa d’abbigliamento francese fondata nel 1933 dal tennista Jean Renè Lacoste la cui fama, nonostante in quegli anni dominasse i palmarès del tennis, è ormai legata a doppio filo alla tradizionale polo con il logo del coccodrillo collocato alla sinistra del petto.

Nel 2018, Lacoste, nell’ambito di una collaborazione con l’iniziativa SOS – Save Our Species dell’IUCN, l’International Union for Conservation of Nature, ha lanciato un’edizione limitata di polo in cui lo storico logo del coccodrillo veniva sostituito da dieci diverse specie di animali in via d’estinzione.

Un esempio emblematico del ruolo che possono avere le aziende nel contrastare il progressivo peggioramento delle condizioni ambientali e contribuire ad aumentare la consapevolezza verso l’importanza degli ecosistemi naturali da cui dipendiamo. Il 22 maggio del 2019, quindi, nella Giornata Internazionale della Diversità Biologica, dieci negozi Lacoste in America, Europa, Asia e anche online pubblicizzarono l’edizione limitata delle nuove polo, destinando tutti i profitti derivati dalla vendita agli sforzi dell’IUCN per la conservazione della fauna selvatica minacciata. Inoltre – altra trovata geniale – per ognuno dei dieci animali in via d’estinzione scelti, il numero di polo prodotte corrispondeva al numero di animali rimasti in natura: un totale di 3520 polo corrispondenti a 3520 esemplari di animali a rischio.

Un’iniziativa che venne subito notata anche dagli appassionati del tennis durante l’ATP Master di Roma del 2019, in cui l’ambasciatore di Lacoste, Novak Djokovic, indossò una delle polo dedicata alle foche.